Tumore al polmone: gli studi dimostrano che la tac a basse dosi di radiazioni riduce la mortalità nei forti fumatori. Ora un progetto dello IEO (Istituto Europeo Oncologico) di Milano propone di offrirla insieme alla mammografia.
Il tumore al polmone è in aumento. Soprattutto tra le donne fumatrici. Adesso però è possibile diagnosticarlo precocemente, attraverso un esame semplice, indolore e non invasivo. Si tratta della Tac spirale a basse dosi di radiazioni, che permette di diagnosticare la malattia quando è ancora in uno stadio iniziale. Allo stesso modo che avviene con la mammografia per la diagnosi del tumore al seno. Con il medesimo obiettivo. Vale a dire quello di aumentare fortemente la sopravvivenza. Difatti i dati attualmente in possesso, ci dicono che la diagnosi precoce ha ridotto la mortalità negli uomini del 24%. E il dato nelle donne è ancora migliore. La mortalità è scesa di ben il 33%.

Tac e mammografia insieme
“Negli ultimi due anni abbiamo avuto le conferme definitive da due grandi studi – uno statunitense e uno europeo – dell’utilità dello screening con tac spirale a basse dosi di radiazioni – , illustra Lorenzo Spaggiari, Direttore del Programma Polmone dell’Istituto Europeo di Oncologia di Milano – .C’è un vantaggio nel farlo per tutte le persone ad alto rischio, ma la cosa che ci ha colpito è che questo vantaggio è ancor più evidente nelle donne. Un dato avvalorato dalla maggior sopravvivenza delle donne trattate precocemente negli studi condotti anche in IEO. E allora perché non proporre la Tac a basse dosi insieme alla mammografia a tutte le donne over 50 che sono, o sono state, forti fumatrici?”.
Strategia che potrebbe rivelarsi utile, soprattutto a quelle donne che sono già sensibili ad un percorso di prevenzione. Accorpare, quindi, nello stesso giorno sia la mammografia che la tac spirale nelle donne a rischio può essere un primo passo importante. “È un’attenzione particolare per la donna, ma ovviamente il servizio è attivo anche per gli uomini – prosegue Spaggiari – e insieme all’esame è previsto anche il programma di supporto psicologico, un sostegno fondamentale per smettere di fumare“. I due esami di screening partiranno ben presto nella struttura, non appena saranno ripristinate le normali condizioni, interrotte a causa dell’emergenza coronavirus.
L’80% dei casi può guarire
La tac spirale a basse dosi di radiazione, ad oggi non viene rimborsata dal sistema sanitario come esame di screening per il cancro del polmone. Nonostante i dati ormai ne confermano l’efficacia. “Se individuato precocemente e trattato adeguatamente, il cancro del polmone è guaribile nell’80% dei casi con trattamenti poco invasivi”, sottolinea Spaggiari. “Allo IEO, i casi iniziali vengono trattati con la chirurgia robotica, che presenta vantaggi enormi per il paziente. Il principio è che più piccolo è il tumore, più la cura chirurgica potrà essere mini-invasiva e tecnologica. Se il nodulo si presenta al chirurgo in fase avanzata, purtroppo la guaribilità scende infatti al 15-25%”.

Lo Screening deve essere precoce
Decisivo quindi scoprire il tumore del polmone nella fase precoce. Soprattutto in considerazione del fatto che il numero delle donne fumatrici è in forte aumento. Cosa che ha fatto balzare la mortalità per tumore al polmone tra le donne dell’1% all’anno. E un aumento dell’incidenza del tumore del 2,2% all’anno.“Le sfide aperte – continua Spaggiari – ora sono capire ogni quanto tempo sia meglio fare lo screening, come personalizzarlo, se l’età e l’esposizione al fumo sono fattori di rischio che hanno lo stesso peso, se ci sono differenze di genere, come quella osservata per la riduzione della mortalità. L’altra grande sfida è riconoscere chi è davvero a maggior rischio attraverso un pre-screening ed ha quindi maggiore possibilità di ottenere un beneficio dalla Tac. Allo IEO – conclude il clinico – siamo all’avanguardia negli studi sul naso elettronico: un dispositivo dotato di sensori che, analizzando il respiro, è in grado di individuare particelle che rivelano la presenza del tumore”.