di Sara Pero
Uno studio italiano pubblicato su Scientific Reports mostra come alcuni Linfociti T siano meno presenti nel sangue dei malati. Una chance per studiare altre malattie autoimmuni
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Evidenze ottenute in un ambito patologico come quello della sclerosi multipla potrebbero aiutare ad individuare dei bersagli biologici specifici sui quali indirizzare le terapie, anche per altre malattie autoimmuni: “Anche se ci siamo concentrati sulla sclerosi multipla, e in particolar modo
sulla forma recidivante-remittente che è la più comune – conclude l’esperto – è possibile che il malfunzionamento delle cellule T regolatorie dovuto alla eterogeneità del fattore FoxP3 da noi evidenziato sia alla base di altre malattie autoimmuni”.
Per gentile concessione della Fondazione Santa Lucia Irccs